domenica 3 maggio 2015



Shylock Homeless e il Caso dei Porcelli Mancanti
 Caro Homeless,
mi vedo costretto a scriverti per un evento increscioso, preferirei definirlo doloroso.

Spariscono i porcelli.
Come ricorderai, i miei porcelli sono liberi di scorrere durante il giorno, ben sorvegliati da un fido porcaio, che viene messo in allarme dai grugniti, se un malfattore è alle viste. Al volgere del tramonto, i miei cento porcelli se ne vanno a dormire in un capannone, che prende aria da piccole finestrelle in alto, l’unica porta di entrata è chiusa con un robusto lucchetto. Al mattino che segue, i porcelli escono in fila e si fa la conta, purtroppo la prima settimana del mese, o l’ultima, ne manca sempre uno. Ho disposto turni di guardia la notte alla porta e ti assicuro che neanche un porcello smilzo può essere asportato dalle finestrelle, senza farne prima salsicce.

Mio caro Homeless, nessuno qui a Tripplewood ha dimenticato la straordinaria abilità con la quale hai smascherato gli allevatori disonesti alla Competizione Annuale della Porcella Larga. (E ti prego di accettare il mio invito a far parte della giuria anche quest’anno). Nessuno qui ha dimenticato il caso della porcella gonfiata con l’azoto prima della gara; o il caso del concorrente che poggiava il gomito sulla bilancia.

Ti aspetto al più presto a Tripplewood,
Archibald Oliver Everybottom

 

Finita la lettura Homeless riflette, è troppo concentrato per ascoltare il rimprovero del suo amico il dottor Cowson.

— Homeless, non vorrai davvero immischiarti in questa storia di porcelli mancanti?

In risposta uno sbuffo di pipa.

A Cowson non resta che far notare alla signora Teapot che le tazze del thè sono vuote. La brava donna allarga le braccia, come solo a una fedele governante è consentito:

— Non abbiamo più tè, signor Cowson.

Homeless smette di riflettere e interviene:

— La giara del thè è vuota, Teapot? Opera di una ladro che non può fare a meno della mia miscela centofoglie di Ceylon, suppongo.

— Temo la cosa sia andata diversamente, signor Homeless, ultimamente non ho trovato i soldi per fare la spesa sotto la zuccheriera, e neppure lo zucchero dentro.

Homeless smette di riflettere, ha bisogno di ulteriori elementi, scuote la tazza vuota e interroga la Teapot.

— Quanto denaro abbiamo in cassa, Teapot?

— Abbiamo esattamente tre mesi di affitto arretrato.

— Sta bene Teapot, passate in banca a chiedere un prestito.

— Ho già percorso questa strada, signor Homeless. Il direttore della banca dice che non è in grado di risolvere questo problema senza il vostro aiuto.

Homeless ha finito di interrogare la signora Teapot, e passa al suo amico.

— Cosa deduci, Trotson?

— Cowson, il mio nome e Cowson. Abbiamo un treno per Tripplewood alle 14:30. Una carrozza ci porterà in tempo alla Stazione Vittoria.

Homeless, afferra soprabito e berretto.

— Animo Trotson, faremo una corsetta a piedi.

Sul treno per Tripplewood.

Homeless e Cowson sono riusciti a salire in tempo sul treno e occupano un compartimento senza altri passeggeri. Il dottor Cowson ha quasi finito di mangiare un gustoso panino al prosciutto e Homeless mordicchia il cannello della pipa, come preso da sentimenti inesplorati.

— Ebbene Trotson, i miei complimenti, sei diventato il prediletto della signora Teapot, a me ha detto che non era rimasta una crosta di pane, quanto al prosciutto neanche a parlarne.

Cowson non è in condizione di rispondere, si limita ad alzare le spalle e le sopracciglia. Donne.

Ora si sentono voci nel corridoio, arriva il controllore.

— Voi siete il signor Homeless, non è vero? Vi ho riconosciuto dalle foto sui giornali. Ho seguito tutti i vostri incredibili successi. Vi ricordate il caso Scrooglee, il mistero della camera chiusa? Ora sul mio treno si è verificato un fatto deplorevole, un individuo ignobile ha sottratto un panino al prosciutto a un bambino, che è terrorizzato e non riesce a dare una descrizione utile del malfattore. Non vorreste occuparvi del caso? Le ferrovie di sua maestà vi sarebbero grate.

— Sono desolato, controllore, tra pochi minuti saremo a destinazione, scendiamo a Tripplewood.

Bucati i biglietti, Cowson con un dito a uncino indica la porta, Homeless va a vedere, nessun controllore in agguato nel corridoio.

— Puoi alzarti, Trotson, e togliere dal sedile il sacchetto nascosto sotto di te, dobbiamo far sparite le prove.

— Homeless, quell’individuo spende la sua inutile vita a bucare biglietti su un treno, a nostre spese. Ma non vorresti parlarmi di questo tuo successo nel caso Scrooglee?

— Ebbene, Trotson, Scrooglee era uno di quegli individui che prestano soldi.

— Uno strozzino, infine.

— Non interrompere, Trotson. Scrooglee aveva in odio la società, che non lo aveva ritenuto adeguato a fare il banchiere, voleva dimostrare che ne sarebbe stato perfettamente capace. Come puoi immaginare era guardingo e sospettoso nella sua attività

Un giorno, bussa alla sua porta un Debitore e dice al maggiordomo che è venuto a restituire un prestito, una forte somma di denaro. Il maggiordomo ne è particolarmente lieto, perché sta per chiedere un aumento del suo miserabile salario. Scrooglee è chiuso a chiave nel suo studio a contare soldi, il maggiordomo bussa tre volte e annuncia la visita. Scrooglee non si fida, dove avrà trovato il denaro il Debitore? Chiede che gli sia passata qualche banconota sotto la porta, è soddisfatto, apre la porta, invece del denaro riceve un colpo di pistola. Con le forze rimaste Scrooglee richiude la porta, fa girare la chiave nella serratura, cerca di raggiungere il telefono o la finestra, inutilmente. Addio Scrooglee.

Il Debitore e il maggiordomo si rendono conto che casualmente è stato commesso un delitto perfetto della camera chiusa. Scrooglee non ha eredi, il Debitore non ha più debiti, il maggiordomo potrà sgraffignare tutto il denaro nascosto da Scrooglee in vari angoli della casa. Il detective di Scotland Yard dice al suo capo che l’assassino era il maggiordomo, ma il suo capo minacciò di buttarlo fuori a calci e non si tornò sull’argomento. Il maggiordomo dichiarò che Scrooglee non aveva ricevuto visite quel giorno e fornì descrizioni vaghe o confuse dei visitatori; naturalmente aggiunse che era all’oscuro degli affari del suo padrone.

— Scrooglee non aveva un registro dei suoi sventurati clienti?

— Senza rendersene conto, Scrooglee aveva organizzato in suo assassinio in modo che fosse quasi impossibile risalire al colpevole. Per nascondere i suoi affari aveva dato a ogni debitore il nome di un cavallo da corsa. Quando il detective lesse sul registro Kaiserguglielmo e Reginavittoria, indagò nel mondo degli anarchici e gli allibratori clandestini. Nessuno si presentò a dare informazioni, tantomeno i piccoli teppisti che Scrooglee assoldava occasionalmente per spaventare i debitori. Scotland yard non riusciva a venirne a capo e chiese il mio aiuto.

— Come riuscisti a risolvere il caso?

— La signora Teapot e il sovraintendente dovevano molti soldi a Scrooglie ma, frazie all’assassino, il loro debito era svanito. Dietro mio suggerimento, Scotland Yard dichiara alla stampa che l’assassino è stato scoperto: è uno straniero venuto dall’India con una scimmia ammaestrata. La scimmia si era arrampicata per la grondaia e aveva bussato ai vetri della finestra. Curioso e stupito, Scrooglee aveva aperto la finestra e la scimmia gli aveva sparato. Il movente rimaneva sconosciuto. Un detective era stato inviato a Calcutta per investigare. Siamo alla stazione di Tripplewood, Trotson, suppongo che sir Archibald Oliver  abbia mandato a prenderci.

— Dimmi Homeless, io ti ricordo qualcuno che hai conosciuto?

— Certamente Trotson, mi ricordi un buontempone, un certo dottor Cowson.

— Capisco. La cocaina nella pipa ti fa passare l’appetito, non è vero?

Il treno si ferma.

Tripplewood, i signori passeggeri possono scendere alla stazione di Tripplewood.

 

Si cena da sir Archibald Oliver a Tripplewood.

Cowson guarda con qualche impazienza ben nascosta le verdure e le patate nel suo piatto. Poi si rivolge agli altri commensali, ma a nessuno in particolare:

— Questo contorno è eccellente per le braciole e le salsicce di maiale arrosto, che pare siano in ritardo, forse è accaduto qualcosa di grave nelle cucine. Ricordi il caso del cuoco malese, Homeless? Sarebbe opportuno andare a vedere, potrei andare io stesso.

A capotavola il suo ospite, sir Archibald, mette da parte la patata bollita che aveva scelto, per rispondere a Cowson senza distrazioni.

— Cowson, o Trotson, o come diavolo vi chiamate, sento che avete servito la Corona nella guerra contro i Boeri in Sud Africa, potreste aver preso brutte abitudini dai cannibali in qualche parte dell’Africa. Come si può insinuare che io ordini di fare a pezzi e arrostire le mie creature, per poi sbranarle?

Cowson inforca una foglia di verdura cotta, la rigira e la depone di nuovo al suo posto, prima di replicare.

— Cosa ne fate dei vostri porcelli, sir Archibald? intendo dire quando sono grassi abbastanza.

— La questione viene presa in mano dal mio amministratore, dottor Trotson.

Interviene Homeless:

— Archibald, questo mistero dei porcelli che spariscono dal capannone chiuso mi ricorda il caso dello scozzese geloso, un famoso crimine della camera chiusa.

Tra una patata e una verdurina bollita, arriva Pimps il maggiordomo:

— Sir Archibald, temo vi sia una telefonata che vi attende nello studio, dicono che la questione è urgente. Desiderate ancora patate, dottor Trotson?

Dopo qualche minuto torna Pimps col cognac.

— Signori, sono davvero desolato, ma temo dobbiate seguirmi nello studio. Ho cercato di portare un bicchierino di cognac a sir Archibald, la porta dello studio è chiusa non si sente la sua voce, davvero insolito.

Cowson non appare sconvolto quanto dovrebbe, azzarda una ipotesi

— Non agitatevi Pimps, probabilmente sir Archibald Oliver se l’è svignata dalla finestra.

Pimps non si agita mai, per nessun motivo.

— Le finestre dello studio hanno inferriate, dottor Trotson. Furono messe al tempo delle rivolte d’Irlanda. Una precauzione eccessiva in ogni circostanza, suppongo, considerato che gli Everybottom non hanno mai manifestato inclinazione a gettarsi dalle finestre.

A questo punto non resta che seguire il maggiordomo nello studio.

— Archibald Oliver , apri dunque. Riesci a sentirmi? — E’ stato Homeless a gridare.

Si percepisce una leggera vibrazione.

— Animo Trotson, buttiamo giù la porta.

Nonostante l’opposizione di Pimps, che considera disdicevole abbattere una porta in noce massiccia che ha giusto lucidato con la miscela a base di cera d’api, la porta è scardinata. Una voce di giovane donna proviene dal microfono in tono leggermente drammatico, subito la conversazione si interrompe bruscamente. Sir Archibald  è in silenzio con la testa sulla scrivania e un coltello nella schiena.

Homeless interroga Pimps:

— Avete idea di chi possa essere quella voce di donna?

— Ho riconosciuto la voce di mia nipote Molly, ne sono certo.

— Homeless deduce:

Dunque sir Archibald  aveva una relazione con una giovane donna. Fortunatamente lady Everybottom è in viaggio. Faremo il possibile per evitare lo scandalo, Pimps, ma sarebbe opportuno interrogare questa vostra nipote Molly.

— Potete chiamarla sollevando il microfono, signor Homeless, Molly è la centralinista di Tripplewood.

— Pimps.

— Dite signor Homeless.

— Sir Archibald aveva ricevuto minacce che si sappia?

— Temo di sì. L’ho visto più volte sconvolto, spaventato. Diceva che, se non avesse pagato, non avrebbero avuto pietà.

— Un ricatto dunque. Sir Archibald si era rifiutato di pagare, qualcuno gli è arrivato alle spalle e lo ha pugnalato. Ma come ha fatto l’assassino a entrare e uscire dallo studio inosservato? Dite, Pimps, avete una idea di chi potesse minacciarlo?

— Sicuro, signor Homeless, quelli delle tasse.

Homeless passa a Cowson:

— Come sta sir Archibald ?

Cowson assume un’aria vaga.

— Andato, temo. Gli ho dato un paio di calcetti e non si è mosso. Preferisco non toccarlo, prima dell’arrivo degli esperti di Scotland Yard.

Non resta che chiamare Scotland Yard, ma Pimps è davvero sconvolto all’idea di gente comune che si mette a frugare e fare domande in giro per la casa. Il maggiordomo ha un suggerimento.

— A quest’ora Belldumb, il sergente di polizia di Tripplewood, si trova sempre dalla nostra cuoca per assicurarsi che tutto vada bene.

Il terzetto si sposta nelle cucine, dove Belldumb affonda le zanne in un buon pezzo di torta alle mele. Parla Pimps:

— Dite sergente, dovreste passare nello studio, pare sia accaduto qualcosa a sir Archibald .

Ma Belldumb torna presto e assai contrariato, la sua contrarietà aumenta alla vista di Cowson che si mangia la sua torta, senza che la cuoca alzi un dito a difesa.

— Signori, lo studio è vuoto, nessuna traccia di sir Archibald , temo che dovrò fare qualche domanda.

Belldumb estrae da una tasca della giubba con enorme soddisfazione il taccuino nero con la matita nuova, per fortuna la punta non si è rotta, è il suo momento. Il nostro sergente pensa alla prima domanda da fare, deve impressionarli, deve prendere il controllo. La voce di sir Archibald dietro di lui risolve il problema.

— Pimps, posso chiedere cosa significa questa riunione nelle nostre cucine? Riconduci gli ospiti nella sala del Sigaro. Quanto a te, sergente Belldumb, dimentica che io dia il consenso a un matrimonio con la cuoca.

Belldumb ripone il taccuino, più tardi dirà al giornale locale che ha risolto il caso in pochi minuti. Cowson deve rinunciare alla torta di mele restante. Sir Archibald confessa che ha usato il trucco del coltello spezzato per ingannarli.

Cowson ha organizzato lo scherzo, perché non gli piace essere chiamato Trotson. Homeless accetta la burla con uno strano sorriso, sta pensando che alla competizione annuale troverà il modo di dare ghiande con un pallino di piombo alla porcella campione di sir Archibald , quando la povera bestia comincerà a lamentarsi sarà squalificata.

Ma per quanto riguarda  i porcelli che spariscono di notte dal capannone chiuso e sorvegliato? Homeless rassicura sir Archibald:

— Archibald, ho trovato il colpevole, il caso e risolto. D’ora in avanti non ci saranno altre misteriose sparizioni.

Sul treno di ritorno, Homeless e Cowson.

—Davvero non vuoi una di queste frittatine agrodolci, Homeless? Capiresti perché sir Archibald  non vuole concedere la mano della sua cuoca al sergente. Ma ora racconta come hai fatto a scoprire il colpevole dei porcelli mancanti.

L’odore delle frittatine si mescola con il fumo della pipa di Homeless.

—Per scoprire il colpevole, ho seguito lo stesso metodo del caso dello Scozzese Geloso. Mary, la moglie dello scozzese, aveva un corteggiatore inglese e non lo respinse, in Scozia un affronto del genere non passa inosservato. Un mattino di cielo scuro e piovoso la servitù dell’inglese ha il suo giorno di libertà e un nuovo postino suona alla sua porta. Il postino regolare è rimasto affascinato da un fascio di sterline e volentieri ha ceduto la sua uniforme per un giorno allo scozzese. L’inglese apre la porta e non manca di fare un quanto mai inopportuno sarcasmo sull’età del novizio e la sua uniforme, che lascia scoperti gomiti e caviglie. Lo scozzese non vuole essere da meno in quanto a sarcasmo, estrae una pistola dal borsone e gli dice con un sorriso:

“Ho un pacchetto per te dalla tua Mary.”

L’inglese imperturbabile estrae a sua volta un portafogli traboccante di sterline:

“Forse potremo venire a un accordo, postino.”

Lo scozzese vacilla ma resiste, punta la pistola al cuore dell’inglese:

“Per l’onore della Scozia.”

L’inglese scappa via per la scala al piano superiore, che pare un grillo nell’erba in fiamme. Lo scozzese dietro spara e lo colpisce a una gamba. L’inglese zoppo riesce a salire gli ultimi gradini e si rinchiude in una stanza, apre la finestra e grida aiuto alla campagna. Lo scozzese fa il giro della casa per portarsi sotto la finestra aperta e tira un colpo che si conficca nel muro. Mancato. L’inglese sanguinante alla gamba preso dal terrore chiude persiane e finestre, tampona alla meglio la ferita. Lo scozzese corre di nuovo alla stanza, da sotto la porta chiusa a chiave esce un rivolo di sangue.

“ Diecimila sterline per un dottore e una infermiera.”

La flebile voce proviene da dietro la porta.

Lo scozzese è inferocito, nel cortile sul retro sono stese ad asciugare un paio di mutande femminili con la lettera M ricamata; ma diecimila sterline sono sufficienti per perdonare.

“Come posso fidarmi di te, inglese?”

Nessuno risponde, l’inglese è svenuto privo di forze. Lo scozzese lava con pazienza gli scalini da ogni traccia di sangue e se ne va fischiettando ‘Mia bella Mary, andremo in barca al centro del lago’. Per sua sfortuna si dimentica delle mutande nel cortile.

Cowson non osa interrompere, continua a mangiare frittatine agrodolci, e Homeless riprende il racconto.

—La ferita ha continuato lentamente sanguinare in una macchia che si allunga fin sotto la porta, la servitù dell’inglese al ritorno vede la macchia scura fuori della porta, bussa con insistenza  e non ottiene risposta, ne deducono che quel mese non riceveranno il salario. Il detective incaricato dell’indagine trova il proiettile conficcato nel muro e deduce che uno straniero di passaggio ha sparato dal cortile due colpi, proprio mentre l’inglese era in piedi sulla finestra a pulire i vetri. Purtroppo, gli fu fatto osservare, un gentleman inglese non pulisce i vetri delle finestre il giorno che la servitù è assente. Dunque si ricomincia da capo, un uomo è stato ferito a una gamba mentre si trova chiuso in una stanza. Tutti sanno che è stato lo scozzese geloso, ma non ci sono prove. Scotland yard chiese il mio aiuto per risolvere il caso.

Cowson ritiene buona educazione mostrare interesse al racconto, prima di addentare la frittatina alle ciliegie e cipollotti.

— Lo scozzese fu convocato su mio suggerimento e interrogato in mia presenza. Il detective mi indica allo scozzese.

“Sappiamo come è andata, questo gentleman veniva a un appuntamento con l’inglese, ha visto tutta la scena , è fuggito per non essere coinvolto, poi ha letto i giornali e ha deciso di venire a raccontarci tutto. Noi siamo dalla tua parte, volevi solo spaventarlo, alla vista delle mutande di Mary hai perso la testa, chiunque avrebbe fatto lo stesso. La giuria e il giudice sono scozzesi come te, tutta la Scozia sarà fiera di leggere la tua storia sui giornali.”

— Dopo qualche mese lo scozzese geloso fu impiccato.

Cowson comprende che Homeless si aspetta qualcosa, ma non la frittatina alle fragole e zenzero.

—Complimenti, Homeless, una eccellente applicazione delle moderne teorie sulla psicologia criminale.

Ma per quanto riguarda il caso dei porcelli mancanti di sir Archibald ?

— Ieri sera, prima di cena, mi sono diretto al capannone, per assistere al rientro dei porcelli. Ebbene gli ultimi della fila cercavano di passare avanti e si voltavano con apparente timore a controllare le mosse del porcaio. Mi presentai al porcaio e gli chiesi la ragione dello strano comportamento degli ultimi porcelli. Il volto dell’uomo si fece rosso e le mani gli sudavano, cercò di dare una giustificazione:

“Non fateci troppo caso, ho preso la cattiva abitudine di dare qualche calcetto nel sedere agli ultimi, non ci sono molte occasioni di sano divertimento qui a Tripplewood.”

 Ho battuto il ferro caldo. Gli ho detto che era stato scoperto quando faceva rientrare un porcello in meno, che naturalmente al mattino mancava alla conta. Ho inventato che sir Archibald  era pronto a perdonarlo in cambio della piena confessione. A questo punto il disgraziato infedele porcaio ha cominciato a versare lacrime, sua moglie voleva sempre vestiti nuovi, minacciava di andarsene con un commesso viaggiatore.

Cowson, terminate le frittatine esprime la sua sconfinata ammirazione.
— Ancora i miei complimenti, Homeless. Pensi che sir Archibald  farà impiccare il porcaio?
— Gli dimezza il salario, in considerazione che sua moglie lo lascia e se ne va. Ho consigliato a Sir Archibald di contare i porcelli al rientro la sera, ma pare che sia impossibile nell’oscurità del tramonto. La prima della fila è di diritto Elisabeth e i porcelli saltano l’uno sull’altro, per starle dietro e occupare il posto accanto a lei nel capannone.
Sapodilla MAIL

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